Alluvione a Pechino: Piogge Record Mettono in Ginocchio la Capitale Cinese

29 Luglio 2025

Le piogge più intense degli ultimi decenni hanno colpito Pechino e le province circostanti, innescando una grave emergenza alluvionale.

Alluvione a Pechino: Piogge Record Mettono in Ginocchio la Capitale Cinese
Una Pechino quasi irriconoscibile è quella che si presenta al mondo alla fine di luglio 2025. La capitale cinese e le aree limitrofe, in particolare la provincia dell'Hebei, sono state travolte da piogge torrenziali di portata storica che hanno causato inondazioni diffuse, frane e l'esondazione di diversi corsi d'acqua, tra cui il fiume Qingshui. Il bilancio, ancora provvisorio, è drammatico: le autorità cinesi hanno confermato decine di vittime e quasi centomila sfollati, costretti ad abbandonare le proprie abitazioni di fronte alla furia delle acque.

L'allerta meteo era stata diramata nei giorni precedenti, ma l'intensità delle precipitazioni ha superato le previsioni più pessimistiche. In alcune aree, come nel distretto di Miyun, una delle zone più colpite a nord-est della municipalità di Pechino, si sono registrati accumuli di pioggia senza precedenti, mettendo a dura prova un sistema di drenaggio e gestione delle acque che, nonostante i recenti investimenti, si è rivelato in parte inadeguato a gestire un evento di tale portata.

Le immagini che arrivano dalla regione mostrano scenari apocalittici: strade trasformate in fiumi impetuosi, ponti crollati, intere aree residenziali e villaggi sommersi dall'acqua e dal fango. Oltre 130 villaggi sono rimasti isolati e senza energia elettrica, mentre le principali vie di comunicazione e le linee ferroviarie hanno subito interruzioni significative, paralizzando la logistica e le catene di approvvigionamento in uno degli snodi economici più vitali del paese. L'impatto sulle attività produttive è ingente, sebbene una stima completa dei danni economici richiederà settimane.
La risposta delle autorità è stata immediata. Il presidente Xi Jinping ha esortato ad accelerare le operazioni di soccorso e di evacuazione, mobilitando l'esercito e squadre di emergenza specializzate. Elicotteri militari sono stati impiegati per portare in salvo persone rimaste intrappolate e per distribuire beni di prima necessità. Il governo centrale ha già stanziato i primi fondi di emergenza per sostenere le operazioni di soccorso e la prima fase della ricostruzione.

Questo disastro, tuttavia, si inserisce in una preoccupante tendenza di eventi meteorologici estremi che colpiscono la Cina con frequenza e intensità crescenti. Molti analisti puntano il dito contro gli effetti del cambiamento climatico e contro un modello di urbanizzazione ultra-rapida che ha impermeabilizzato vaste aree di suolo. L'alluvione ripropone con urgenza il tema della prevenzione e della gestione del rischio catastrofale. La Cina da anni sperimenta il modello delle "città spugna" (sponge cities), un approccio innovativo che mira a migliorare la resilienza urbana alle alluvioni. Per le imprese e i professionisti della sicurezza, l'evento dimostra come il rischio idrogeologico nelle grandi aree metropolitane sia una minaccia concreta con un potenziale distruttivo enorme. Mentre le operazioni di soccorso continuano, la Cina si trova di fronte a una duplice sfida: gestire l'emergenza immediata e, soprattutto, ripensare il proprio sviluppo in un'ottica di maggiore resilienza.